Blood of Zeus

a cura di Ilario Gobbi

Attenzione! Possibilità di spoiler se continuate a leggere!

Blood of Zeus è una serie animata presente su Netflix. A dicembre 2020 una seconda stagione - delle cinque previste dai creatori - è stata approvata da Netflix.

A seguire riassumiamo la trama della prima stagione.

Locandina di Blood of Zeus, serie animata trasmessa da Netflix - Immagine utilizzata per uso di critica o di discussione ex articolo 70 comma 1 della legge 22 aprile 1941 n. 633, fonte Internet

Locandina di Blood of Zeus, serie animata trasmessa da Netflix.

All'inizio dei tempi il tremendo conflitto tra Dei dell'Olimpo e Titani si conclude per lasciare spazio a un altro più devastante: la Gigantomachia, la guerra tra gli Olimpici e le creature nate dal sangue dell'ultimo Titano, i Giganti.

La forza delle due parti in campo era eguale. Zeus, il capo degli Dei dell'Olimpo, riuscì a portare dalla sua parte due Giganti e a garantirsi un vantaggio che permise ai suoi simili di sconfiggere i mostruosi avversari. Le loro anime vennero imprigionate in un contenitore difeso dall'automa Talos, creato da Efesto, mentre i loro cadaveri furono gettati in mare.

Il cadavere di un Gigante venne però rispedito dalle onde sulla terraferma.

Alcuni uomini vennero corrotti da quel male primordiale e iniziarono a nutrirsi dei suoi resti, mutando in una nuova serie di esseri malvagi: i Demoni che iniziarono a cacciare gli umani per sterminarli o asservirli nei loro ranghi.

I Demoni sono una famiglia demoniaca in grado di mutare aspetto per apparire come esseri umani, dalla grande forza e velocità. La loro principale debolezza è il fuoco che li riporta al loro stato naturale.

La polis nella quale vive il giovane Heron è minacciata dai Demoni. Il protagonista non sente il dovere di proteggerla, siccome i cittadini hanno sempre ostracizzato lui e la madre, lasciandoli vivere di stenti, poiché ritengono che abbiano portato una coltre nera che da allora li avvolge costantemente. L'unico che li tratta con affetto è un vecchio che fa da padre putativo a Eron.

Le origini di quel dramma risalgono a molti anni prima: Electra, moglie del tiranno di Corinto, venne sedotta da Zeus, e dette alla luce due bambini: uno dagli occhi marroni e uno celesti.

Uno il figlio di Zeus e l'altro del tiranno Periandro.

Fu solo il provvidenziale intervento di Zeus in persona a salvare la vita dei pargoli. Sua moglie Hera però venne a sapere dell'ennesimo tradimento del marito e iniziò a covare sentimenti di vendetta.

Zeus prende quindi le fattezze del vecchio per potere assistere Electra e suo figlio e fa avvolgere la terra in cui vivono da una coltre oscura per non farli scorgere dalla gelosa Hera.

Heron fugge per un pelo allo scontro con Seraphim, il capo del popolo di Melidoni, i demoni, essere molto pericoloso e in grado di richiamare sempre a sé il proprio bidente. Seraphim è alla ricerca dell'arcontessa Alexya e mentre interroga gli abitanti della polis per rintracciarla, finisce per uccidere la madre di Heron. Hera, infatti, ha messo gli Dei dell'Olimpo contro Zeus, impedendogli di difenderla come avrebbe voluto.

Seraphim viene raggiunto da Hera. Questa gli rivela che lui è il figlio di Periandro e di Electra, ovvero il fratellastro gemello di Heron. La nutrice lo mise in salvo dallo zio Acrisio aspirante al trono, facendogli credere di essere sua madre. Gli uomini di suo zio eliminarono sua madre e, nel suo percorso di vendetta, Seraphim finì per raggiungere il cadavere del gigante.

Nutrendosi delle sue carni mutò in un demone e dette origine alla famiglia demoniaca presentata nella serie.

Seraphim mette le mani sulla mappa dell'arcontessa Alexya e si reca a catturare Heron sulla galea dei demoni dove è stato imprigionato, su ordine di Hera. Questa infatti vuole impedire che Heron brandisca una spada inarrestabile forgiata per lui da Zeus.

Heron riesce a salvarsi con l'aiuto di Zeus ma Seraphim mette le mani sulla spada. Hera lo invia quindi a ritrovare l'urna dell'oblio nella quale sono sigillate le anime dei Giganti.

Parallelamente, Zeus invia Alexya e i suoi alleati a Melidoni, per distruggere il corpo del Gigante rimasto nel labirinto che dà potere ai demoni. Seraphim tuttavia, stanco di essere una pedina degli Dei, ha spostato il corpo del gigante e tenta di portare dalla sua parte Heron, in virtù della loro madre in comune. Questi però rifiuta ed è costretto a fuggire.

Zeus porta Heron sull'Olimpo per allenare la sua natura divina, che ancora non vuole saperne di emergere. Hera, travestita, ferisce gravemente Zeus, proprio mentre Seraphim libera le anime dei Giganti dall'urna nella quale erano contenuti, permettendo ai loro corpi di rianimarsi e di muovere nuovamente guerra agli olimpici.

Hera chiede l'aiuto dei Giganti nel tentativo di uccidere Zeus in cambio del dominio sugli oceani, patto che non piace molto a Poseidone.

Hera, i Giganti e i Demoni sferrano un poderoso attacco contro gli Olimpici guidati da Zeus. I piani di Hera le si rivoltano contro e i Giganti tentano di ucciderla, solo per essere salvata proprio da Zeus, che sacrifica la propria vita facendosi esplodere con uno dei nemici.

Seraphim cerca di nuovo di portare dalla sua parte Heron facendo leva sulla madre che entrambi hanno perso per le macchinazioni degli Dei: il giovane però sente finalmente suoi gli insegnamenti di Zeus e sblocca la capacità di evocare le folgori come suo padre, fulminando a morte il demone.

Prima che i Giganti possano farlo a pezzi, riesce a recuperare l'urna e a sigillare nuovamente le anime dei Giganti, salvando gli olimpici.

Ora la vita sull'Olimpo può tornare come prima, seppure senza la presenza di Zeus, vuoto che forse verrà colmato dal suo coraggioso figlio nonché successore.

Nel finale, Seraphim si risveglia nell'Ade, ma prima che giunga ai tremendi supplizi che lo attendono, il dio Ade appare e gli propone di aiutarlo, in cambio della sua fedeltà...

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