La copertina de "Memphis all'infinito", primo titolo della collana immaginaria di Cut-up publishing
"Immaginaria" è la nuova collana di Cut-up publishing, e sarà centrata interamente sulla letteratura fantastica, con particolare attenzione per la fantascienza. Una scelta non facile nel panorama editoriale di oggi, ma alla quale la casa editrice crede molto. Attiva ormai da dieci anni, Cut-up ha puntato dall'inizio sulla letteratura di genere: horror, noir, thriller hanno segnato il suo catalogo (ricordiamo tra i loro collaboratori Alda Teodorani, Antonio Tentori, Fabio Giovannini, Danilo Arona, e più di recente maestri come Peter Straub e Richard Laymon). Mancava però una collana dedicata alla fantascienza e al fantastico, anche se molte delle sue proposte rientravano appieno in questo genere. "Immaginaria" nasce proprio per sopperire a questa mancanza, proponendosi di diventare un punto di riferimento per i lettori appassionati del fantastico.
Il primo titolo è "Memphis all'infinito" di Livio Horrakh, una storia basata sul tema classico, ma sempre affascinante e ricco di possibilità romanze, del viaggio nel tempo e degli universi paralleli.
Horrakh ha attivamente partecipato alla fantascienza italiana degli anni Settanta e Ottanta (ricordiamo il suo primo romanzo "Grattanuvole" uscito sulla prestigiosa rivista Galassia) e, dopo essersi allontanato dalla scrittura per alcuni anni, ritorna ora con un'opera paradossale e provocatoria. I fantasmi dell'oggi (l'11 settembre, la minaccia terroristica, il clima di sospetto che infetta la nostra società) si fondono con una cospirazione che affonda le sue radici nel passato. Fra thriller e spionaggio, tra science-fiction e hard boiled, "Memphis all'infinito" è una vertiginosa corsa tra mondi possibili, dove i paradossi della meccanica quantistica diventano esperienza concrete che sconvolgono la vita dei personaggi.
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