La letteratura fantasy è stata a lungo influenzata dal ricco arazzo delle tradizioni culturali e del folclore di tutto il mondo. Mentre il fantasy europeo ha attinto a piene mani dal patrimonio mitologico del continente, il fantasy americano ha sviluppato una propria voce unica, fondendo influenze diverse e creando nuove interpretazioni della magia e del folclore.
Il mago Gandalf nella grande interpretazione cinematografica di Ian McKellan.
Fantasy europeo: radicato nella tradizione
Il fantasy europeo ha solide basi nelle ricche tradizioni mitologiche e folcloristiche della regione. Molti romanzi fantasy europei traggono ispirazione dalle leggende e dai racconti tramandati di generazione in generazione, spesso incorporando elementi della mitologia celtica, norrena e greco-romana.
Uno degli esempi più importanti di fantasy europeo è la serie “Il Signore degli Anelli” di J.R.R. Tolkien che si approccia in maniera rivoluzionaria per i suoi tempi alla mitologia norrena e alla letteratura tradizionale anglosassone. La rappresentazione di Tolkien della magia nella Terra di Mezzo è profondamente radicata nel concetto di “wyrd”, un termine norreno che comprende il fato, il destino e l’interconnessione di tutte le cose. Il mago Gandalf, per esempio, è una figura potente che esercita la magia non attraverso vistose dimostrazioni di potere, bensì per mezzo della saggezza, della guida e della manipolazione del destino.
Un altro esempio di notevole importanza è “American Gods” di Neil Gaiman che esplora il concetto di divinità e creature mitologiche nel mondo moderno. Il romanzo di Gaiman incorpora elementi di varie mitologie europee, tra cui di nuovo soprattutto quella norrena e, in misura diversa, celtica e greco-romana, ed esamina come queste divinità si adattino e si evolvano quando vengono portate in America dagli immigrati. La rappresentazione della magia nel romanzo è profondamente legata ai sistemi di credenze e ai rituali di queste tradizioni mitologiche.
Fantasy americano: un crogiolo di influenze
Il fantasy americano, invece, ha una gamma più diversificata di influenze che attinge al ricco patrimonio culturale dei nativi americani (“indiani”, Maya, Aztechi, Inca, altre popolazioni andine e amazzoniche), degli afroamericani, degli asiatici e di altre comunità di immigrati. Questa diversità ha portato a un approccio più innovativo alla magia e al folclore nei romanzi fantasy del continente americano.
Un esempio notevole è “La quinta stagione” di N.K. Jemisin che incorpora elementi della mitologia e del folclore africano. Il romanzo di Jemisin descrive un mondo in cui alcuni individui possiedono la capacità di manipolare l’energia della terra, nota come “orogenia”. Questa magia è profondamente legata agli elementi naturali e in generale ai cicli della natura, riflettendo le credenze animistiche di molte culture africane. Il romanzo esplora anche il concetto di “mangiatori di pietre”, esseri misteriosi caratterizzati da una forma unica di magia che, ancora una volta, sono profondamente legati alla terra.
Un altro esempio è “Il trono della mezzaluna” di Saladin Ahmed che fonde elementi del folclore e della mitologia islamici con i classici tropi del fantasy. Il romanzo di Ahmed presenta un cast eterogeneo di personaggi, tra cui un cacciatore di ghul veterano, una giovane donna dal passato misterioso e un jinni mutaforma. La rappresentazione della magia nel romanzo è fortemente influenzata dalla mitologia islamica, con creature soprannaturali che giocano un ruolo centrale nella storia.
I draghi, protagonisti del fantasy europeo e della sua tradizione medievale.
Le creature fantastiche
Esaminando le creature fantastiche che popolano le opere dei romanzieri fantasy americani ed europei, emergono ulteriori differenze fondamentali:
Influenze culturali – Gli autori americani di fantasy spesso traggono ispirazione dalle diverse tradizioni culturali e mitologiche delle popolazioni indigene, nonché dai paesaggi e dalle storie uniche degli Stati americani (non solo gli USA), utilizzando uno o più bestiari tipici di tali culture, di norma diffusamente conosciuti dal pubblico di lettori. Al contrario, gli scrittori fantasy europei tendono a essere più influenzati dal ricco insieme del folclore classico, medievale e scandinavo, che fornisce draghi, streghe, vampiri, demoni e molte altre creature fantastiche legate alla religione comune o alla superstizione popolare.
Esplorazione tematica – Il fantasy americano usa spesso le creature fantastiche come mezzo per esplorare i temi dell’identità, del colonialismo e delle continue lotte delle comunità emarginate. Il fantasy europeo, dall’altra parte, si serve di queste creature come strumenti non sempre facilmente riconoscibili per approfondire i temi del potere, della moralità e della condizione umana.
Ruoli narrativi – Sebbene sia gli autori di fantasy americani sia europei utilizzino le creature fantastiche come personaggi centrali e dispositivi di trama, i ruoli specifici di questi esseri possono variare molto. Il fantasy americano tende a raffigurarle come entità potenti e autonome che sfidano o sovvertono l’autorità umana, mentre il fantasy europeo le presenta talvolta come forze più sottomesse o antagoniste che devono essere superate dai protagonisti.
Fonti e letture consigliate
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