La Foresta Storta di Gryfino.
La cosiddetta "Foresta Storta" (in lingua polacca: Krzywy Las) è un bosco di pini dalla forma decisamente strana cresciuto nei pressi di Gryfino, Pomerania Occidentale, regione attualmente entro i confini della Polonia. Con molta probabilità il bosco fu piantato nel corso degli anni '30 del XX secolo, in un periodo in cui la Pomerania apparteneva ancora al Reich tedesco hitleriano. Infatti, il modo più comodo e veloce per raggiungerla è servirsi dell'autostrada che da Berlino conduce nella Polonia occidentale. Potrete arrivare alla Foresta in meno di due ore.
Cos'ha di tanto speciale questo luogo?
Ve ne accorgerete semplicemente guardando gli alberi. Ve ne sono 22 file, per un totale di circa 400 esemplari cresciuti storti. Tutti hanno una curva alla base, piegati fino a raggiungere i 90 gradi di inclinazione per poi tornare a crescere diritti, dopo aver formato grandi C, le cui pance, come se non bastasse, puntano tutte nella stessa direzione: il nord.
Esperti hanno stimato che questo peculiare "danno" sia avvenuto quando gli alberi avevano tra i sette e i dieci anni d'età, quindi in prossimità o durante la Seconda Guerra Mondiale. Data la resistenza degli alberi, nonostante la deformità, essi riuscirono poi a crescere in verticale rimanendo completamente vitali. A ogni modo, qualsiasi cosa li abbia danneggiati, li ha colpiti tutti nello stesso momento, dato che i 400 pini sono deformi in maniera uniforme e circondati da altri alberi perfettamente normali nei loro slanci verso il cielo.
Nessuno sa con precisione cosa abbia causato la deformità degli alberi che sono alti tra i quindici e i venticinque metri. Esistono tuttavia molte teorie differenti a tale proposito, alcune plausibili, altre più fantasiose.
William Remphrey, botanico in pensione della canadese Università di Manitoba, ne ha proposta una legata a una mutazione genetica, simile a quanto da lui scoperto in Canada per un gruppo di pioppi, i quali presentano tronchi curiosamente arricciati. Tuttavia, anche il botanico afferma che se si fosse trattato di un'anomalia genetica, si sarebbe aspettato che la curvatura proseguisse ben oltre la base, allo stesso modo dei pioppi canadesi da lui studiati. Data l'uniformità della curvatura iniziale dei tronchi, Remphrey ritiene che, in definitiva, la causa più probabile sia qualcosa di ambientale e localizzato.
Altri credono che la stortura della Foresta dipenda dalle fluttuazioni gravitazionali o addirittura da un'unica spinta gravitazionale. Pur essendo una possibilità affascinante, non vi sono prove a sostegno di questa teoria e, in aggiunta, è universalmente riconosciuto che la forza gravitazionale terrestre spinge gli oggetti verso il basso e non lateralmente, come avvenuto in Polonia. Quindi non si può ritenere possibile una causa gravitazionale, a meno che non si creda in un intervento alieno...
Un'altra teoria proposta prevede una nevicata di portata eccezionale che abbia appesantito gli alberi fino a piegarli sul terreno. Le gemme sarebbero nate in quella posizione e il resto del tronco cresciuto in verticale dopo il disgelo. Sebbene plausibile, anche questa spiegazione non giustifica la crescita normale dei pini circostanti i 400 esemplari storti.
Esaurite, almeno fino a oggi, le spiegazioni naturali e ambientali, ne sono state proposte altre in cui è previsto l'intervento dell'uomo.
La prima è legata alla suggestione causata dalla Seconda Guerra Mondiale, evento che generalmente viene considerato come spartiacque tra la crescita normale e quella storta dei pini. La Pomerania fu una regione in cui ebbero luogo aspri scontri tra le forze tedesche e quelle sovietiche durante l'avanzata di queste ultime verso Berlino, perciò alcune persone hanno pensato che nell'area di Gryfino si possa essere svolta una o più battaglie tra mezzi corazzati contrapposti che abbiano schiacciato i giovani pini nel corso delle operazioni. Sebbene il peso di un'unità di carri armati sia certamente sufficiente a provocare lo schiacciamento, questa teoria non giustificherebbe nuovamente la localizzazione degli alberi storti rispetto al resto della foresta cresciuta normalmente. Inoltre, se il peso dei mezzi corazzati è sufficiente a piegare gli alberi, è anche tale da spezzarli del tutto e lasciarli morti sul terreno.
Si arriva così all'ipotesi considerata più probabile. In tutta l'area dell'Europa settentrionale, all'inizio del secolo scorso non era raro scolpire gli alberi nella prima fase di crescita, così da ottenere legname già piegato nel modo corretto per produrre mobilio o imbarcazioni. Vi sono riscontri storici ad altre manipolazioni della vegetazione, per esempio i Nativi americani legavano gli alberi per ottenere simboli a loro conosciuti che li aiutassero nella navigazione fluviale o a comunicare nelle foreste.
Tuttavia questo genere di interventi era effettuato su alberi singoli o su pochi esemplari, non certo su oltre 400 pini. E solitamente gli alberi venivano abbattuti quando si dovevano realizzare i lavori in legno progettati o quando era terminata la loro funzione di segnalazione.
A questo punto può sembrare strano che la crescita della Foresta Storta, situata in un luogo vicino a una cittadina, non trovi giustificazione nei ricordi della popolazione locale. Ebbene, ancora una volta si deve tirare in ballo la Seconda Guerra Mondiale. Nel corso del conflitto, infatti, tutta l'area fu devastata e la popolazione sterminata o deportata altrove. Il livello di distruzione fu tale che solo verso il 1970 la regione fu parzialmente ripopolata grazie alla decisione di costruire una centrale elettrica conosciuta come Dolna Odra. Se anche la popolazione locale fosse stata a conoscenza delle cause all'origine della Foresta Storta, questa conoscenza è ormai andata perduta per sempre.
Si può quindi dire che, sebbene alcune teorie siano più plausibili di altre, nessuna tra essa è provata al cento percento, in particolare in merito al fatto che tutte le curve degli alberi puntano a nord. Comunque potrebbe non essere importante che si sappia come è nata la Foresta Storta. Ci spiega il curioso significato di quest'ultima frase il botanico Remphrey, citato in precedenza, che in una sua risposta al New York Times dice espressamente: "Ciò che ho rilevato a proposito dei pioppi è che persino dopo essere stato in grado di spiegare la loro curvatura su basi scientifiche, molte persone non hanno voluto crederci e hanno insistito con le loro teorie fantastiche".
In definitiva, fantasia batte scienza uno a zero.
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