Il re della fantascienza classica, Isaac Asimov.
Tra le tante opere letterarie che saranno trasposte sul grande e piccolo schermo nei prossimi anni, sicuramente spicca il ciclo della "Fondazione" di Isaac Asimov. Caposaldo della letteratura fantascientifica, questa serie nacque come una trilogia, ma poi l'autore decise di espanderla con prequel e sequel sino ad arrivare ai sette romanzi definitivi.
Asimov affermò sempre che il proprio lavoro fu ispirato dalla caduta dell'impero romano e dal periodo buio che ne conseguì. Nei suoi romanzi troviamo infatti la narrazione della caduta dell'Impero Galattico e degli eventi che si scatenano in seguito, primo fra tutti la nascita della "Fondazione", una sorta di aggregazione avente l'obiettivo di guidare l'umanità nel periodo di decadenza in arrivo. L'elemento più interessante di questa serie è inoltre l'invenzione della Psicostoriografia (o Psicostoria, a seconda delle traduzioni) da parte del matematico Hari Seldon. Quest'ultimo, tramite complesse equazioni, scopre il metodo per prevedere il comportamento probabilistico di grandi masse di persone e, pertanto, lo svolgersi delle vicende storiche future.
La HBO, già produttrice di ottime trasposizioni come Il Trono di Spade, è dunque al lavoro su questo ambizioso progetto. Zack Herring, il produttore esecutivo della serie, ha affermato che sarà qualcosa di mai visto in TV, per profondità, respiro e ambizione.
Il notò attore Noah Wyle sarà protagonista nella trasposizione televisiva del Ciclo della Fondazione di Asimov.
Herring afferma inoltre che la serie sarà molto fedele ai romanzi, seppur con un'inevitabile aggiunta di azione e battaglie spaziali che potrebbero far storcere il naso ai puristi. È dopotutto risaputo che la scrittura di Asimov è sempre volutamente realistica, legata molto alla psicologia e alla situazione politica, piuttosto che a scontri galattici in stile "Star Wars".
Non c'è ancora una data ufficiale di uscita, né si sa molto su chi prenderà parte al progetto. Le voci più insistenti però darebbero per certa la partecipazione di Noah Wyle nel ruolo di Hari Seldon.
Su Seldon, Herring inoltre ha dato altri dettagli, affermando che si approfondirà anche il lato umano del personaggio. Si indagheranno aspetti che nei romanzi non sono affrontati, come il rapporto con i figli, un dodicenne e una teenager, che lo seguiranno su Trantor. Quest'ultima affermazione lascerebbe intendere che la serie non si baserà solo sulla trilogia principale, ma partirà dal romanzo "Preludio alla Fondazione" che narra appunto dell'arrivo di Seldon nella capitale dell'Impero e dell'inizio del suo progetto.
Herring infine ha affermato che il soggetto della prima stagione è già a buon punto e anche le sceneggiature dei primi episodi sarebbero state ultimate, perciò non siamo molto lontani da vedere anche l'opera di Asimov sugli schermi.
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