Le recenti scoperte sui pianeti extraterrestri

a cura di Gianluca Turconi

L’ultimo decennio ha visto progressi significativi nella ricerca di vita extraterrestre, con numerose scoperte nei campi dell’astrobiologia e della scienza esoplanetaria. Questa introduzione evidenzia i risultati principali, tra cui l’identificazione di nuovi pianeti, lo sviluppo di veicoli spaziali e telescopi avanzati e la ricerca continua di segni di vita oltre la Terra.

Rappresentazione grafica del "sistema solare perfetto" HD110067 - Thibaut Roger/NCCR PlanetS, rilasciato sotto licenza CC BY-NC-SA 4.0

Rappresentazione grafica del “sistema solare perfetto” HD110067.

Scoperte e progressi

La ricerca di vita extraterrestre è in corso da secoli, ma una delle recenti scoperte più importanti è stata l’individuazione di migliaia di esopianeti – cioè pianeti esterni al nostro sistema solare, orbitanti intorno ad altre stelle – che ha ampliato notevolmente la nostra comprensione della diversità dei sistemi planetari nell’universo. Questa impennata di scoperte è stata in gran parte guidata dal lancio del telescopio spaziale Kepler nel 2009 e del suo successore, il Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS), nel 2018.

Una scoperta fondamentale è stata l’identificazione di un “sistema solare perfetto” chiamato HD110067, situato a 100 anni luce di distanza dalla Terra. Questo sistema è composto da sei pianeti di dimensioni armoniose che sono rimasti inalterati dalla loro formazione, avvenuta oltre 12 miliardi di anni fa. I pianeti sono tutti di dimensioni simili e le loro orbite mostrano una notevole sincronia che lo rende un laboratorio ideale per studiare la formazione dei pianeti e la possibilità di vita.

Un’altra scoperta significativa è stata l’individuazione di un pianeta sub-nettuniano, K2-18b, che ha un’atmosfera contenente un gas prodotto dagli organismi viventi sulla Terra, noto come biofirma. Questa scoperta ha alimentato un immenso interesse per la possibilità di vita su questo pianeta e ha portato a una rinnovata attenzione per la ricerca di segni di vita nelle atmosfere degli esopianeti.

Tipi di esopianeti

In generale, gli esopianeti possono essere classificati in diversi tipi in base alle loro dimensioni e alla loro composizione:

Giganti gassosi. Sono pianeti di dimensioni simili a Giove o Saturno oppure più grandi. Ne è un esempio HD 189733 b, un pianeta di colore bluastro su cui può addirittura piovere vetro.

Pianeti nettuniani. Hanno dimensioni simili a quelle di Nettuno o Urano e probabilmente hanno una composizione interna diversa, ma tutti hanno atmosfere esterne dominate da idrogeno ed elio e nuclei rocciosi. Anche i mini-Nettuno, più piccoli del vero Nettuno e più grandi della Terra, rientrano in questa categoria.

Super-Terra. Sono pianeti tipicamente terrestri che possono avere o meno un’atmosfera. Sono più massicci della Terra, ma più leggeri di Nettuno. Gliese 667Cc, situato a soli 22 anni luce dalla Terra e almeno 4,5 volte più massiccio del nostro pianeta, è un esempio di super-Terra.

Pianeti terrestri. Sono poco più grandi della Terra, della sua stessa dimensione o anche poco più piccoli, composti da rocce, silicati, acqua o carbonio. Kepler-22b, situato a 600 anni luce di distanza è stato il primo pianeta di tipo terrestre trovato nella zona abitabile della sua stella madre.

Rappresentazione grafica del pianeta di tipo terrestre Kepler-22b - Credit NASA/Ames/JPL-Caltech

Rappresentazione grafica del pianeta di tipo terrestre Kepler-22b (Credit NASA/Ames/JPL-Caltech).

Veicoli spaziali e telescopi avanzati

Lo sviluppo di veicoli spaziali e telescopi avanzati è stato fondamentale per la ricerca di vita extraterrestre. Il James Webb Space Telescope (JWST) della NASA – lanciato il 25 dicembre 2021 e messo in orbita intorno al secondo punto di Lagrange (L2) a circa 1,5 milioni di chilometri dalla Terra – è stato progettato per studiare i giganti gassosi e le super-Terre che potrebbero potenzialmente ospitare la vita. Il JWST ha uno specchio primario di 6,5 metri di diametro composto da 18 segmenti esagonali di berillio rivestiti d’oro. Questo strumento è più grande dello specchio primario del precedente telescopio Hubble (2,4 metri) e consente di raccogliere più luce e di osservare oggetti più deboli.

Il JWST ha catturato le sue prime immagini e le ha rese pubbliche l’11 luglio 2022. Queste immagini includono una straordinaria visione dell’universo all’infrarosso, creata utilizzando solo 12,5 ore di osservazione su uno dei quattro strumenti del telescopio.

Anche il CHaracterising ExOPlanet Satellite (CHEOPS) dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha svolto un ruolo fondamentale nella ricerca di vita extraterrestre. Il CHEOPS è dedicato allo studio di stelle luminose e vicine che sono già note per ospitare esopianeti. Si tratta della prima missione spaziale a concentrarsi su osservazioni di alta precisione delle dimensioni degli esopianeti mentre passano davanti alle loro stelle ospiti. CHEOPS è stato progettato per fornire obiettivi primari per futuri strumenti adatti alla caratterizzazione spettroscopica delle atmosfere esoplanetarie.

Le sue misurazioni aiuteranno gli scienziati a determinare la composizione e la struttura degli esopianeti, facendo luce sulle loro condizioni di formazione e sulla comparsa della vita.

Prospettive future

La ricerca di vita extraterrestre è un’area di ricerca attiva e continua. Gli scienziati stanno lavorando per sviluppare nuove tecnologie e strategie per rilevare segni di vita, come l’uso di spettroscopie avanzate e l’analisi delle atmosfere degli esopianeti. La scoperta di HD110067 e K2-18b ha suscitato la speranza di poter presto trovare prove di vita oltre la Terra.

Nel prossimo futuro, il telescopio spaziale Nancy Grace Roman della NASA e il Wide-Field Infrared Survey Telescope dovrebbero svolgere un ruolo significativo nella ricerca della vita. Questi telescopi saranno in grado di rilevare le firme di ossigeno, vapore acqueo o altri potenti indicatori di possibile vita nelle atmosfere di pianeti lontani. L’identificazione di nuovi pianeti, lo sviluppo di telescopi avanzati e la continua ricerca di segni di vita oltre la Terra hanno contribuito a una maggiore comprensione dell’universo e del suo potenziale di supporto alla vita stessa. Con il continuo progresso della ricerca, possiamo aspettarci scoperte ancora più entusiasmanti negli anni a venire.

Fonti e letture consigliate

Nasa.gov

Wikipedia.org

ESA.int

BBC.com - Perfect Solar System

BBC.com - Alien Life in Universe

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