Grazie alla casa editrice GDS, arriva un nuovo albo di "Scritture aliene", antologia di fantascienza la cui selezione è stata curata da Vito Introna. Nuovi mondi, nuove creature, nuovi autori nell'ampio panorama della narrativa fantastica italiana.
L'antologia incomincia con il lungo "Corridori nell'ade" di Marco Vecchi, una storia avvincente che vede protagonisti tre miliziani alle prese con la consegna di una misteriosa arma. Di sfondo un mondo squallido, sovrappopolato da mutanti e post umani degeneri.
Segue l'impegnato "Caduto dalla luce" di Angelo Curcio, nel quale viene illustrata una ipotesi della resurrezione ben poco cattolica.
A ruota il frizzante "Automatic Lover" di Roberta de Tomi, la cui protagonista é una giovane scienziata paraplegica che tenta disperatamente di rivendicare il proprio diritto a esistere contro il potere tirannico di un redivivo nazismo.
"Carne umana" di Frank Detari è un crudo racconto di space opera ambientato in un mondo insidioso e inospitale.
Il breve "Erba cattiva" di Marco Alfaroli invece propone un inquietante scenario di colonizzazione aliena.
"Il confine" di Flavio Firmo rivisita con molta ironia il classico del primo incontro con una civiltà aliena.
"Il mistero del protomorfo" di Ugo Spezza, di ambientazione vittoriana, illustra le difficoltà incontrate dalle autorità inglesi dopo la comparsa di un mostruoso e invulnerabile assassino.
Infine il lungo "Blue Paradise" di Monica Serra si sviluppa intorno al conflitto interiore di un arido miliardario senza scrupoli, disposto a sacrificare centinaia di innocenti pur di sopravvivere.
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