Poltergeist: fantasmi violenti, fenomeni naturali, mistificazioni o altro ancora?

a cura di Gianluca Turconi

Scricchiolii in mansarde vuote, lo stridio di catene in vecchi castelli, oggetti che improvvisamente si spostano da soli o vengono usati come armi contro persone oppure animali, gocciolii d'acqua da soffitti integri e sprovvisti di tubazioni, improvvisi incendi in luoghi senza presenza di materiale infiammabile. Questo breve elenco è parte di quanto riconducibile ai Poltergeist, fenomeni ancora parzialmente inspiegabili il cui nome deriva dalle parole tedesche geist (spirito) e poltern (che fa rumore, inquieto).

Poltergeist - Immagine utilizzata per uso di critica o di discussione ex articolo 70 comma 1 della legge 22 aprile 1941 n. 633, fonte Internet

Poltergeist: fantasmi violenti o "altro"?

L'attività dei Poltergeist, sempre secondo le credenze popolari, si concentrerebbe contro un determinato membro di una famiglia abitante nel luogo infestato, in particolare persone molto giovani, preferibilmente adolescenti. Lo scopo di queste entità sarebbe perseguitare tale persona o addirittura farle del male, se possibile. Le azioni dei Polstergeist si manifesterebbero in maniera improvvisa e altrettanto improvvisamente cesserebbero in presenza di individui terzi rispetto alla famiglia a cui appartiene il soggetto perseguitato.

Spiegazioni legate al sovrannaturale religioso

Storicamente, come si può capire dal nome che è stato attribuito loro, ai Poltergeist fu inizialmente data una spiegazione legata alla tradizione spiritistica o alla religione. Da una parte venivano considerati come manifestazioni di demoni tentatori delle persone perseguitate oppure, dall'altra, di fantasmi confusi o comunque ancora imprigionati nel mondo terreno a causa delle loro azioni sulla Terra. Essi sarebbero in questo modo bloccati nella loro evoluzione spirituale e, a causa del mancato passaggio nell'Aldilà, mostrerebbero la propria insofferenza tramite comportamenti persecutori o violenti.

L'antichità di questi fenomeni è riportata in molte fonti. Per esempio, il ricercatore Michael Goss, nel suo Poltergeists: An Annotated Bibliography of Works in English, Circa 1880-1970 (Metuchen, NJ: Scarecrow, 1979) espressamente scrive: "I Poltergeist sembrano aver afflitto la razza umana dall'alba dei tempi e hanno mostrato una grande imparzialità per quel che riguarda i teatri delle loro operazioni. Essi si sono dimostrati a casa propria tanto nelle giungle dell'Indonesia quanto nelle periferie londinesi o nel trambusto di New York City...".

A ogni modo, a partire dall'era cristiana, la conciliazione tra la presunta spiegazione spiritica e l'ortodossia religiosa corrente è divenuta difficile. Infatti, i fenomeni di Poltergeist proverebbero la possibilità che gli spiriti separati dal corpo umano dopo la morte possano rimanere nel mondo materiale che abitiamo normalmente e non essere confinati nell'Inferno o in Paradiso, come le Sacre Scritture riportano testualmente (vedi Matteo 25, 46; Luca 16, 16-30; Rivelazioni 10, 10-15).

Quindi, per i sostenitori delle spiegazioni sovrannaturali religiose, risulta molto più credibile che i Poltergeist siano manifestazioni demoniache, in quanto la loro esistenza è in aperto contrasto con la Parola di Dio.

Parapsicologia e psicocinesi

Nel corso dei secoli, l'evoluzione scientifica nell'analisi dei fenomeni naturali ha influenzato anche lo studio dei Poltergeist, generando nuove spiegazioni legate alla parapsicologia. Negli anni cinquanta e sessanta del XX secolo, grazie all'opera del parapsicologo William G. Roll, sono state proposte spiegazioni legate alla psicocinesi prodotta da persone viventi.

Per la precisione, tale attività fu definita da Roll Recurrent Spontaneous Psychokinetis (psicocinesi spontanea ricorrente), abbreviata nell'acronimo RSPK. Tutti i fenomeni collegati ai Poltergeist sarebbero prodotti, tramite meccanismi ancora sconosciuti, dal subconscio di un individuo chiamato "agente" che corrisponderebbe alla stessa persona perseguitata dai Poltergeist. Tali capacità non sarebbero note al soggetto che le indirizzerebbe verso l'esterno in situazioni di trauma e stress fisico e/o emotivo.

Con l'aumentare della gravità delle cause scatenanti aumenterebbero proporzionalmente gli effetti dei Poltergeist, arrivando a giustificare con questo potere della mente oggetti lanciati attraverso la stanza, graffi apparsi misteriosamente sul corpo e persino voci udite in case abbandonate.

William Roll riportò ben 116 casi di presunta psicocinesi, prendendo spunto anche dal lavoro di Nandor Fodor, psicologo e parapsicologo famoso negli anni '30, coinvolto nel caso del "Thormton Heath Poltergeist" in Gran Bretagna, nel quale una donna avrebbe causato il movimento di oggetti e addirittura un episodio di vampirismo grazie al potere della propria mente.

Spiegazioni scientifiche

La ripetibilità sperimentale di una spiegazione è fondamentale nel metodo scientifico e sia la psicocinesi sia, per definizione, la fede religiosa non superano questa prova. Tuttavia i fenomeni di Poltergeist sono stati effettivamente rilevati da seri studiosi, anche tra gli scettici delle attività paranormali, quindi la ricerca di una causa razionale ha condotto all'analisi approfondita degli avvenimenti.

Due spiegazioni razionali e plausibili sono anche le più semplici, almeno per i fenomeni di oggetti spezzati o in movimento: la normale precarietà di oggetti e case antichi e scherzi o frodi organizzati dai membri della famiglia dell'individuo sottoposto alle attenzioni dei Poltergeist. Tuttavia, alcuni fenomeni analizzati sono troppo complessi per trovare giustificazioni tanto semplici.

In certi casi, attraverso l'analisi psichiatrica delle persone coinvolte, si è potuto stabilire che buona parte dei perseguitati, specialmente donne, erano affetti da isteria. Tale patologia psichiatrica ha tra i suoi sintomi disturbi della sensibilità, della parola e del respiro, nonché spasmi muscolari e tremori che potrebbero giustificare molti fenomeni collegati ai Poltergeist, in specie le ferite e gli attacchi fisici.

Approfondendo maggiormente lo studio dei casi più complessi, sono state proposte anche soluzioni legate alla geofisica. Per esempio la presenza di falde acquifere alimentate da improvvisi temporali sarebbero alla base del movimento di intere abitazioni (e conseguente distruzione di mobili e oggetti), come proposto dall'investigatore Guy William Lambert, mentre il geomagnetismo potrebbe influenzare profondamente gli impianti elettrici domestici dando origine ai disturbi locali dell'illuminazione interna sperimentati in eventi legati ai Poltergeist. Lo scettico Milbourne Christopher fu in grado di giustificare il caso di Cape Cod (1957), nel quale uno specchio fu staccato dalla parete e oggetti fatti cadere dalle mensole, con un'improvvisa corrente d'aria penetrata nell'abitazione tramite un camino non coperto.

I casi più famosi di Poltergeist inspiegabili

Sebbene i casi Thormton Heath e Cape Cod, più molti altri meno famosi, possano avere spiegazioni razionali anche semplici, ve ne sono diversi che, nonostante lo studio, le testimonianze e le teorie proposte, non trovano piena giustificazione scientifica.

Un caso storico molto famoso è quello della "Strega Bell", avvenuto all'inizio del XIX secolo, che coinvolse la giovane Betsy Bell. Il Poltergeist lanciò oggetti attraverso le stanze in casa Bell e pizzicò e schiaffeggiò i bambini, almeno stando ai resoconti di molti testimoni oculari. Tali attività furono ritenute collegate a un "strega" residente nelle vicinanze dell'abitazione.

Copertina di "This House is Haunted", libro sul Poltergeist di Enfield - Immagine utilizzata per uso di critica o di discussione ex articolo 70 comma 1 della legge 22 aprile 1941 n. 633, fonte Internet

Copertina di "This House is Haunted", libro sul Poltergeist di Enfield.

Molto più complicato e attuale è il caso del "Poltergeist di Enfield" che prende il nome dal borgo della Londra settentrionale in cui nel 1977 abitava la divorziata Peggy Harper, con i suoi due figli Janet (11 anni) e Peter (10 anni). Secondo resoconti giornalistici successivi, in una notte dell'agosto di quell'anno, i due figli si precipitarono nella camera della madre gridando che i loro letti rimbalzavano su e giù senza ragione apparente. Appena la madre entrò nella loro stanza l'attività cessò improvvisamente, facendo ritenere che i due bambini fossero solo molto impressionabili.

Tuttavia la situazione in seguito peggiorò.

Rumori di trascinamento e colpi sui muri precedettero una cassapanca che si mosse da sola per la stanza. Spaventata a morte, Peggy Harper si rifugiò all'esterno chiedendo l'aiuto dei vicini che perquisirono la casa non trovando nessuno, ma udendo chiaramente i colpi sui muri. A quel punto fu avvisata la polizia. L'agente accorso sul luogo successivamente sottoscrisse una dichiarazione giurata in cui non solo confermò di aver sentito altri colpi, ma persino di aver visto una sedia spostarsi da sola attraverso la camera, senza avere una spiegazione razionale da dare per tale evento. Nei giorni successivi, molti testimoni dichiararono che pezzi di mattoni e marmo erano volati per le stanze, caldi al tatto.

Il mese seguente, Maurice Grosse della Society for Psychical Research si recò in quella casa per investigare e affermò di essere stato oggetto di un attacco con un pezzo di marmo lanciato dal nulla e di aver visto aprirsi e chiudersi le porte dell'abitazione senza che fossero mosse da qualcuno. L'investigazione proseguì per circa due anni, con episodi sempre più inquietanti, finché il caso divenne agghiacciante, quando il Poltergeist si manifestò tramite Janet. La bambina iniziò a parlare con una profonda e innaturale voce, dichiarando di chiamarsi Bill e di essere morto in quella casa, fatto poi confermato da ulteriori ricerche. Tutti questi fenomeni sono stati registrati su pellicola e nastro, e hanno portato alla pubblicazione di un libro sull'accaduto, This House is Haunted, curato da Guy Lyon Playfair.

Un altro caso, denominato "Poltergeist Danny", coinvolse un ragazzo, Jason Cobb di 14 anni, a Savannah, Georgia, USA. Nel 1998, il padre Al comprò un antico letto a un'asta come regalo di Natale per il figlio. Già la prima notte in cui vi dormì, Jason si rifugiò dai genitori affermando che gli era sembrato che qualcuno avesse appoggiato i gomiti sul cuscino e gli respirasse addosso con un fiato gelido. La notte successiva il ragazzo vide capovolgersi la fotografia incorniciata dei nonni deceduti da poco che teneva sul comodino, la raddrizzò e la mattina seguente la trovò di nuovo capovolta. Infine, l'indomani, molti dei suoi giochi e pupazzi furono posizionati sul letto, come se qualcuno non volesse che vi dormisse. Riportato l'accaduto ai genitori, il padre si recò nella camera insieme al figlio e domandò, scherzosamente, se lì dentro vi fosse un "Casper", il fantasmino protagonista di un noto film di qualche anno prima, e se fosse così, di dirgli il suo nome e quanti anni avesse.

Non ricevendo risposta, Jason e Al uscirono.

Un quarto d'ora più tardi vi rientrarono e trovarono sulla scrivania di Jason un foglio sul quale era stato scritto con le matite colorate del ragazzo: "Mi chiamo Danny e ho sette anni".

Molto altro accadde in quella casa, riportato in seguito dalla giornalista Jane Fishman sul Savannah Morning News. Danny raccontò, sempre con gli stessi mezzi, che sua madre era morta in quel letto nel 1899 e che non voleva che alcun altro vi dormisse, anche a costo di usare le maniere forti, come lanciare oggetti contro le persone. A rendere il tutto ancora più oscuro, in casa Cobb si manifestarono altri Poltergeist: Zio Sam, in cerca della figlia sepolta sotto la casa, Gracie, la cui lapide era in un vicino cimitero e lo spirito di Jill, una giovane donna che lasciò diversi messaggi scritti a mano.

Nel corso delle investigazioni su quegli avvenimenti effettuate da Andrew Nichols della Florida Society for Parapsychological Research, si riuscì a individuare una possibile spiegazione razionale solo al primo avvenimento, il respiro gelido percepito da Jason. Infatti, il letto era stato posizionato contro una parete dietro la quale passavano linee elettriche mal funzionanti che emettevano energia elettromagnetica a cui il ragazzo si dimostrò particolarmente sensibile.

Conclusione

Tirando le somme sui fenomeni legati ai Poltergeist, si può affermare che la grande maggioranza ha spiegazioni razionali comuni e semplici, una percentuale minore comporta un'analisi scientifica più approfondita di cui sono capaci solo ricercatori specializzati, mentre alcuni casi residuali, anche molto ben documentati, rimangono ancora senza giustificazioni. È proprio su questi ultimi che gli scettici si accaniscono maggiormente, non riuscendo però a scalfire la patina di mistero che li ricopre.

Sitografia

7 Signs of Poltergeist Activity

Poltergeist (occultism)

Poltergeist: three famous cases

Poltergeist explained

Poltergeists

What is a Poltergeist?

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