Titolo: Tristano
Autore: Alessandro Forlani
Editore: Joker
Genere: Fantasy
Costo: Euro 17
Trama: anteprima
Acquista: on line
Anteprima trama
Complesso e intrigante.
Con questi due semplici aggettivi è possibile descrivere in modo puntuale il romanzo "Tristano" di Alessandro Forlani. Chi si aspettasse una normale storia di orchi e draghi o cavalieri senza macchia in eterna lotta contro il male probabilmente potrebbe rimanere deluso all'inizio, ma non sarebbe colpa dell'Autore, piuttosto della mancanza di attenzione da parte del lettore.
Certo, nel romanzo sono presenti eroi ed eroine che, alla loro maniera, vivono avventure straordinarie, ma essi non sono le fotocopie di personaggi dalla moralità ineccepibile che tanto spesso si incontrano in altri testi. Sono complessi, appunto, come lo è ogni essere umano (o quasi umano, in alcuni casi).
E pure le creature grottesche, normalmente appartenenti agli antieroi o antagonisti, in questo caso si infiltrano, con la poca discrezione data dai loro comportamenti adatti unicamente alla propria personalità, nelle schiere dei personaggi che meritano di essere definiti a pieno titolo protagonisti.
Complesso e intrigante, si scriveva all'inizio, e forse, secondo qualche lettore adulto, inadatto al pubblico giovanile a cui solitamente è destinato il genere. Al contrario, nonostante l'approccio, l'opera si distingue proprio per la capacità di lasciare il segno anche in lettori giovani e di distinguersi di conseguenza dal fiume di romanzi fantasy prodotti in serie che comunemente raggiunge il mercato editoriale.
Descrizione trama
In un regno senza tempo, dopo sessant'anni di governo dispotico, il popolo si ribella sorprendendo i suoi custodi, del tutto impreparati al contrattacco. Allegorico, corrosivo, bizzarro, nichilista, brioso, il romanzo scorre come una fiaba, con tanto di eroi, lotte, mostri e aiutanti magici. I protagonisti (l'indifferente Tristano, il grottesco Otre, la disperata Agnes), con il loro carattere letterario, sembrano rappresentare i tre Stati dell'Ancien Regime: la nobiltà, una sorta di clero (uso alla violenza piuttosto che alla preghiera) e il Terzo Stato, ognuno agente all'interno di una logica del "tutto cambia, niente cambia". E, in sottofondo, pare che una voce anarchica continui a denunciare l'ignominia dello Stato il quale, tramite i suoi politici "avvilenti", cancella la loro dignità.
(descrizione di Robelto Bertoldo, © 2008 Edizioni Joker)
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